Vuoto a perdere o vuoto a rendere?

Inserito il 04 Maggio 2015

Persino la Coca Cola ne sa più dell'Italia

 

Il “vuoto a rendere” è una prassi tanto intelligente quanto astuta, purtroppo ancora marginale in Italia, anche se  dal settembre 2014 ha trovato addirittura spazio tra le normative vigenti del Patto di Stabilità, seppur in via sperimentale e o parzialmente riferita solo a bottiglie in vetro di acqua minerale e birra. Si narra altresì come tramite questa oscura pratica sia volta al risparmio di materie prime, denaro ed energia. I contenitori in plastica e vetro infatti non diventando rifiuto, e non devono essere sottoposti ad alcun trattamento di differenziazione, ma bensì solo a sterilizzazione: procedimento che richiede fino al 60% di energia in meno rispetto a quella necessaria per la creazione di un nuovo contenitore.

 

Questa sensazionale idea innovativa (in Italia) è una buona abitudine in altri paesi Europei, per esempio in Germania, dove sia barboni che studenti, ripuliscono le strade, soprattutto in zone turistiche (quindi salvaguardando le aree con maggior flusso di persone) per potersi guadagnare il rimborso dalle apposite macchine e distributori pubblici e o dal rivenditore di fiducia.

 

In Italia sono pochi gli esempi virtuosi, come in alcuni comuni della Provincia di Treviso si raggiunge l'85% della raccolta differenziata, ma pare che alcuni emendamenti, circa dieci, siano stati presentati da vari partiti e da Confindustria per chiedere di sopprimere o limitare l'articolo sulla sperimentazione di sei mesi del sistema del vuoto a rendere per tutti i tipi di imballaggi di birra e acqua minerale

(link http://www.lagazzettadeglientilocali.it/pf/articolo/32944/Collegato-ambiente-tutti-o-quasi-contro-il-vuoto-a-rendere ).

 

Da qui l'esigenza di una raccolta firme presentata da Rossano Ercolini (Nobel per l'Ambiente 2013)  affinché  questi progetti “siano interpretati in modo più estensivo, includendo al vetro anche  altre tipologie di imballaggio. In questo modo la riduzione dei rifiuti sarebbe drastica, con grande risparmio di materia ed energia”

(link https://www.change.org/p/ripristiniamo-il-vuoto-a-rendere?after_sign_exp=member_sponsored_donation).

 

In questo caso l'Italia, se non per qualche rara eccezione, non si adatta all'Europa più civile sul discorso del riciclaggio attivo, le lobby dell'imballaggio plastico e politico  hanno fatto (e fanno) di tutto affinché il vuoto a rendere venga abrogato e o limitato, in una nazione dove un appalto su tre è truccato non c'è da sorprendersi se persino la Coca Cola, multinazionale par excellance, s'inventa uno spot in Vietnam per il riciclo delle bottiglie di plastica, rendendosi più eco-sostenibile del nostro bel paese. Questo sì, che fa venire l'arteteca!

 

(https://www.facebook.com/video.php?v=900605246631717&__mref=message_bubble)

 

 

 

 

 

 

FACEBOOK
VIDEO
VIDEO
CONCORSI ED EVENTI
Selezionate le proposte per il contest IL QUARZO IN FORMA
Chroma, in collaborazione con Artèteco, ha indetto la I edizione del Concorso di idee “Il Quarzo in [...] Leggi tutto
Le shopping bag con una storia da raccontare
Una "ecoidea" dallo stile versatile, perfetta per un look casual.   Si tratta della shopping bag "by Arteteco" [...] Leggi tutto