Una tua breve presentazione -

Abruzzese, a seguito della formazione in design presso il Politecnico di Milano, matura esperienze progettuali trasversali in Francia e in Finlandia; dal 2011 fonda il suo studio in Abruzzo e lavora come designer freelance nel campo del furniture, del product e del social design. 

Il tuo progetto vincitrice al concorso “FooDesign dai gusto alle tue idee” risponde a tutti i requisiti della giuria. Quando hai scelto di partecipare al concorso avevi già in mente un progetto da proporre?

Non parto mai con un'idea ben precisa, questo mi aiuta a non limitare i miei orizzonti: in questa occasione, ho preferito analizzare prima di tutto il potenziale dei materiali suggeriti e le competenze produttive delle aziende promotrici del concorso. 

Cosa ti ha convinto a scegliere di partecipare a tale concorso?

I concorsi sono un'occasione importante per esplorare nuovi settori e il fatto che fosse un concorso di design Made in Sud mi ha spinto ancora di più proporre il mio.

Forma, colore, concetto, da dove inizi di solito a concepire un disegno?

Dipende molto dalle priorità che intravedo in un progetto e ogni volta sono differenti: l'analisi del potenziale della committenza e del suo mercato mi guida per la definizione di un concept che racchiude tutti gli ingredienti che conterrà il progetto.

Quando hai sentito per la prima volta il desiderio di ideare oggetti?

Da piccola volevo fare l'inventore e la stilista di moda.. alla fine sono diventata designer :-)

Come definiresti il tuo stile di disegno?

Non amo parlare di stile, lo trovo limitante e autoreferenziale...lo lascio alle star del settore: in questo periodo sto lavorando molto sulla sintesi formale per cercare di dare il massimo impatto emotivo, cercando di ottimizzare al meglio le qualità dei materiali.

Si può ancora creare qualcosa che duri in eterno?

Eterno forse no, ma duraturo si: noi designer dovremmo essere un po' più parsimoniosi su questo aspetto, cercando di concepire prodotti di qualità, anche se l'ultima parola spetta sempre all'azienda che edita il prodotto, alla sua capacità di innovare e proporre prodotti di qualità.