RiciclaMente, è andata così

Inserito il 02 Dicembre 2014

Si è chiusa domenica sera con il mercatino dell’usato del “Circolo Virtuoso Bukò” e la proiezione del video “Lo sguardo scartato” la tre giorni dedicata al riciclo in tutte le sue declinazioni spaziali, creative e sociali


Organizzata dall’agenzia “ArtètEco” in collaborazione con l’associazione “Arcarte”, l’Asia di Benevento, l’IPSAR “Le Streghe” e una serie di associazioni del territorio, la manifestazione “RiciclaMente” è iniziata venerdì pomeriggio con il convegno “Design e disegni Made in Sud” che ha registrato un’ampia partecipazione di architetti dell’Ordine di Benevento, tra cui il presidente Michele Orsillo, accolti da hostess con gli abiti di materiale riciclato realizzati dall’Atelier Pennella. Ad aprire il confronto gli interventi del presidente dell’Asia Lucio Lonardo, del curatore dell’evento Umberto De Nigris e del direttore generale di Fondazione Con il Sud Marco Imperiale, che si è soffermato sulle possibilità del Meridione di aprire nuove vie di sviluppo sostenibili e solidali e sulla ferma volontà della Fondazione di sostenere iniziative in tal senso. A seguire hanno preso la parola il designer Alfonso Morone (Università Federico II di Napoli) e l’architetto Angelo Verderosa (Fondazione italiana di bioarchitettura).

Morone si è focalizzato sulle potenzialità etiche di un’estetica del riciclo, esponendo casi esemplari di progettazione integrata in cui il concetto di riuso coinvolge sia la dimensione spaziale che quella del prodotto, sino a configurare nuovi canoni qualitativi complessivi. Verderosa invece ha portato esempi di riuso degli antichi borghi irpini, spiegando com’è possibile vincolare da contratto le imprese a riciclare i materiali costruttivi del luogo anziché importarne di nuovi dall’esterno provocando falsi storici ed estetici, danni economici e ambientali. Lasciata la sala conferenze di Palazzo Paolo V, che ha ospitato un’esposizione in tema dell’artista Andrea Petrone, il riciclo è stato indagato al LabUS di Piazza Orsini con Michele Salvezza, Alessandro Paolo Lombardo e la proiezione di “La Verifica Incerta” del caustico duo Baruchello-Grifi, film che riutilizza scarti di pellicole mandati al macero per raccontare una storia del cinema e una morale hollywoodiana molto diverse da quelle che conosciamo… L’appuntamento di venerdì si è concluso con una conviviale Cenabaratto alla Libreria Masone, divenuta molto accesa per la partecipazione della biotecnologa Alessandra Miraglia, impegnata per RiciclaMente in laboratori per l’autoproduzione di cosmetici naturali e salutari. Il dibattito è riassumibile nell’amaro interrogativo di una partecipante: «Spendo un sacco di soldi per cosmetici e dermatologi e ogni giorno mi spalmo il petrolio in faccia?» (v. creme con vaselina o paraffina).

Il programma di sabato mattina a Palazzo Paolo V è stato animato dai profumi delle pietanze preparate dall’Istituto Alberghiero “Le Streghe”, che ha dato un contributo di prim’ordine alla manifestazione proponendo piatti dalla cucina povera nostrana che inventava metodi per cucinare avanzi e scarti, riciclando in cucina (condizione fondamentale di questo approccio era l’esistenza di un'economia della settimana, uno sguardo allungato sul tempo e sullo spazio in antitesi a certe studiate miopie della società contemporanea). Indimenticabile la saporitissima “Zuppa della Strega”, preparata sotto la direzione dello chef Arturo Iengo e abbinata a una proposta enologica di qualità a cura de La Guardiense (oltre al vino l’amministratore Annibale Mancinelli ha promosso la presenza alla kermesse di Nonna Vera con le sue memorabili, ataviche frittelle). Presente il dirigente dell’Istituto “Le Streghe” Luigi Mottola, attento al territorio come risorsa strategica da valorizzare in senso turistico, gastronomico e quindi come aspetto fondamentale per la qualità della vita delle comunità locali.

Oltre al già citato laboratorio di ecocosmesi, i bambini delle scuole della provincia sannita hanno partecipato al laboratorio di riciclo creativo dell’associazione “Non più Leonia”, progetto nato sul territorio della Valle Telesina pensando alla città immaginata da Calvino, Leonia, che «rappresenta l’attrazione fatale per il nuovo, per gli oggetti freschi di produzione, ancora avvolti negli imballaggi: l’altro lato della medaglia di questa fascinazione è la propensione ad accumulare una quantità sempre crescente di rifiuti». Presenti anche, vicino all’installazione ironica e inquietante “Camp’bell” dello street artist biodpi, gli stand del progetto “Spazio ArtètEco” (che punta alla produzione di oggetti di design realizzati con materiali di scarto grazie alla progettualità di professionisti del design e alla fantasia di ragazzi con disabilità) e della cooperativa LentaMente di Circello, impegnata nella rivitalizzazione della filiera della canapa. Nella scoperta delle virtù di una pianta criminalizzata, i bambini sono stati sottoposti a un piccolo quiz: «Ditemi una cosa e vediamo se si può fare con la canapa…», «Le case…», «Esatto! Con la canapa si può fare tutto, per questo è stata messa da parte».

Sabato pomeriggio a Palazzo Paolo V si è tenuta, con la presenza del presidente della giuria Alfonso Morone, la premiazione del Concorso “Un chiodo fisso per il legno” indetto da “Re Legno” per la progettazione di espositori estrosi, eleganti ed ecosostenibili in grado di essere destinati a molteplici impieghi (e quindi di per sé riciclabili). La premiazione è stata segnata da un clima familiare e da un confronto assolutamente positivo tra l’azienda, nella persona dell’amministratore Maurizio Romano, l’agenzia di comunicazione ArtètEco, il presidente della giuria e i sei finalisti giunti da tutta Italia che vedranno la propria idea messa in produzione guadagnando dalle royalties sulle vendite. Primo premio al progetto dello studio bresciano Sagitair, coordinato da Giacomo Cattani.

A seguire, alle 17.30, si è tenuta la premiazione del concorso fotografico “Cartolina d’Autore 2014” con tema “Immagina due fiumi…”. «Il Calore e il Sabato che hanno segnato la nascita della storia di Benevento sono circondati da una certa indifferenza»: questa la constatazione da cui è partito il contest. Ai partecipanti al concorso è stato chiesto di “riciclare” i fiumi “scartati” della provincia di Benevento trasformandoli in nuove immagini che costituiranno di calendario di ArtètEco 2015. Durante la premiazione sono intervenuti Roberto Pellino (geologo, fondatore dell’associazione Lerka Minerka) e Marcello Stefanucci (delegato Lipu-Birdlife Italia di Benevento) facendo il punto sullo stato dei fiumi cittadini. Pellino ha rilevato come i corsi d’acqua sanniti siano passati, per la mancanza di una diffusa “cultura del fiume”,  ad essere considerati un problema anziché una risorsa fondamentale e affascinante. Stefanucci ha ricordato che la principale depurazione dei corsi d’acqua avviene naturalmente, per meccanismi di fitodepurazione che potrebbero essere incoraggiati, anziché puntare su un megadepuratore che, oltre a deturpare un area meravigliosa dal punto di vista naturalistico, non risolve del tutto il problema, producendo fanghi e liquami dallo smaltimento problematico.

Infine, sono stati annunciati i finalisti del concorso “Cartolina d’Autore”, selezionati dalla giuria presieduta dalla grafica Daniela Caserta, le cui foto costituiranno il Calendario di ArtètEco 2015, realizzato con il supporto di “Vitale Arredamenti” e “Nardone Martino srl”. Il calendario sarà presentato ufficialmente il 18 dicembre presso “Dionisio Bistrot” sul Corso di Benevento con la consegna ai tre vincitori del premio enogastronomico offerto da Dionisio e l’inizio della distribuzione dei 500 calendari e delle 3000 cartoline realizzate.

 

 

 

 

 

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